Risultati dello studio ERAS
Impianto
Gestore dell’impianto: ECO ITALIA 87 S.r.l.
Sede legale: Viale dell’Esperanto 74 - 00144 Roma
Impianto: Località Inviolata - Guidonia Montecelio (RM)
Gestore dell’impianto: ECO ITALIA 87 S.r.l.
Sede legale: Viale dell’Esperanto 74 - 00144 Roma
Impianto: Località Inviolata - Guidonia Montecelio (RM)
La discarica per rifiuti non pericolosi è localizzata nel comune di Guidonia Montecelio (RM) in località Inviolata.
E’ gestita dalla società “Eco Italia 87 srl” ed è attiva dal 1991.
L’area di studio è costituita dal territorio dei Comuni di Fonte Nuova, Guidonia Montecelio e Sant'Angelo Romano.
La popolazione residente nel 2008 è pari a 111.192 abitanti.
(fonte: ISTAT “Stima del carico inquinante delle acque reflue urbane anno 2005-2008)
Il territorio presenta un basso grado di antropizzazione con una prevalenza di aree destinate ad uso agricolo e di aree naturali.
(fonte: Carta Uso del Suolo Regione Lazio, 2003)
Le attività economiche presenti coinvolgono complessivamente 8.805 addetti.
(fonte: ISTAT, Censimento industria e servizi 2001 - Classificazione delle attività economiche Ateco 2007)
Infrastrutture
Le principali infrastrutture di trasporto sono rappresentate dall’Autostrada del Sole (A1), dalla via Nomentana, dalla via Palombarese e dalla via dell’Inviolata.
Acque Superficiali
Considerando i corpi idrici di riferimento definiti dalla Regione Lazio ai fini della tutela delle acque, nell’area si rileva la presenza del Fiume Aniene, appartenente all’omonimo bacino idrografico.
(fonte: Regione Lazio)
Sono presenti aree naturali sottoposte a vincoli di tutela.
(fonte: Regione Lazio)
(fonte: Regione Lazio)
La Regione Lazio dispone di una rete di monitoraggio della qualità delle acque superficiali (fiumi, laghi e marino-costiere) e sotterranee (acque di falda) su cui si articola il programma annuale di monitoraggio realizzato da ARPA Lazio. Tale programma consente di valutare lo stato e l’evoluzione della qualità delle acque e costituisce un supporto alla pianificazione di interventi di mitigazione e risanamento.
In questo senso un quadro complessivo può essere delineato sulla base dei risultati di tutta la rete di monitoraggio nei diversi anni.
All’interno dell’area, oggetto dello studio, non sono presenti stazioni di monitoraggio per la definizione della qualità delle acque.
L’ARPA Lazio effettua il monitoraggio della qualità dell’aria ai fini della valutazione della distribuzione su tutto il territorio regionale della concentrazione al suolo delle principali sostanze inquinanti (biossido di zolfo, biossido di azoto, monossido di carbonio, benzene, PM10 e Ozono). L’attività di monitoraggio viene condotta impiegando in maniera coordinata e finalizzata alla descrizione dell’intera realtà regionale: misure in siti fissi (la tradizionale rete di monitoraggio della qualità dell’aria), misure con sistemi mobili, modelli di calcolo.
La rete di monitoraggio è attualmente costituita da 35 stazioni fisse.
Nei Comuni di Fonte Nuova, Guidonia Montecelio e Sant’Angelo Romano è presente una stazione di monitoraggio, ubicata nel Comune di Guidonia Montecelio.
Tale stazione di monitoraggio ha registrato nel periodo 2006-2008 per il Particolato Atmosferico (PM10) valori superiori ai limiti previsti dalla normativa.
(fonte: ARPA Lazio)
(*) non è previsto dalla normativa
Fattori di pressione
Le attività economiche, a seconda della tipologia e della dimensione, possono costituire un fattore di pressione ambientale.
Nel territorio dei Comuni di Fonte Nuova, Guidonia Montecelio e Sant’Angelo Romano le attività economiche che vedono impegnate il maggior numero di addetti sono quelle manifatturiere (1.861 addetti che rappresentano circa il 21 % del totale). Le attività di tipo commerciale impegnano 1.352 addetti (circa il 15 % del totale).
(fonte: ISTAT, Censimento industria e servizi 2001 - Classificazione delle attività economiche Ateco 2007)
Nell’area è presente un impianto industriale soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale (ai sensi del D.lgs 59/2005 succ. mod e int) appartenente alla seguente categoria:
Stima delle emissioni di inquinanti atmosferici
Nell’ambito del piano di risanamento della qualità dell’aria (ottobre 2010) la Regione Lazio si è avvalsa di una articolata stima delle emissioni di sostanze inquinanti a livello comunale per le diverse tipologie di sorgenti (industria, traffico, ecc.).
Nella tabella successiva sono riportate le emissioni stimate a livello annuo (T/anno) per l’area di indagine e quelle relative all’intera provincia e regione al fine di consentire un agevole confronto relativo alla “potenziale” criticità dell’area.
Stima delle emissioni di inquinante per tutto il territorio relativamente al particolato fine (PM10)
Acque reflue urbane e industriali
La stima del carico inquinante delle acque reflue urbane dovuto alle sostanze biodegradabili prodotte dalle attività domestiche ed economiche nel 2008 è riportato nella tabella seguente.
(fonte: Stime del carico inquinante delle acque reflue urbane, 2010, ISTAT)
Naturalmente il carico inquinante “potenziale” è poi soggetto in generale a sistemi di trattamento quali depuratori, depuratori industriali e altri sistemi in grado di ridurre l’impatto complessivo sul territorio.
Rifiuti
La produzione di rifiuti urbani può essere stimata utilizzando il dato regionale 2007 di produzione pro capite di rifiuti urbani (604 kg/ab.*anno).
(Fonte: elaborazione dati ISTAT e Rapporto rifiuti 2008, ISPRA)
La raccolta differenziata della provincia di Roma è stata nel 2007 pari al 13,2 % (fonte: Rapporto rifiuti 2008, ISPRA).
Fonte: Istat
L’impianto è autorizzato sulla base del D.lgs 59/2005 succ. mod e int. (“Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento”) che prevede diversi livelli per le attività di controllo:
- autocontrolli, effettuati dal gestore in ottemperanza all'autorizzazione integrata, i cui esiti devono essere inviati all'autorità competente secondo le modalità e frequenze stabilite dall'autorizzazione stessa;
- controlli programmati, di competenza ISPRA - ARPA anch'essi da effettuare secondo quanto previsto e programmato dall'autorizzazione, precipuamente rivolti a verificare:
- il rispetto delle condizioni dell’autorizzazione integrata ambientale;
- la regolarità dei controlli a carico del gestore, con particolare riferimento alla regolarità delle misure e dei dispositivi di prevenzione dell'inquinamento nonché al rispetto dei valori limite di emissione;
- l'ottemperanza del gestore ai propri obblighi di comunicazione e informazione dell'autorità competente, anche con riferimento all'ipotesi di inconvenienti o incidenti in grado di influire in modo significativo sull'ambiente;
- controlli occasionali, derivanti da "ispezioni straordinarie" disposte discrezionalmente dall'autorità competente.
Le emissioni in atmosfera dovute agli impianti di discarica hanno un impatto ambientale generalmente poco significativo la cui stima necessita di una specifica simulazione modellistica.
Nella figura seguente viene mostrata la distribuzione spaziale media annua di H2S (la sostanza tracciante considerata) ricostruita dal modello. In questa figura le varie porzioni di territorio interessate dai diversi livelli di concentrazione della sostanza tracciante sono chiaramente indicati con diverse colorazioni. Il livello più basso di concentrazione corrisponde all’1% della concentrazione media annua massima riscontrata sull’intero dominio di calcolo.
Alla luce di ciò, si può asserire che l’impianto considerato presenta un impatto sul territorio rappresentato dalla distribuzione di concentrazione mostrata in figura. L’estensione della zona influenzata dall’impianto, il gradiente di concentrazione al suo interno e l’estensione della porzione di territorio entro cui la concentrazione media annua risulta non inferiore all’1% del valore massimo può essere considerata l’impronta dell’impianto sulla qualità dell’aria locale.
L'impianto è situato nel comune di Guidonia Montecelio.
Obiettivo dello studio è valutare l’associazione tra la residenza nei pressi delle nove discariche per lo smaltimento dei rifiuti urbani presenti nel Lazio e mortalità e morbosità per causa.
La coorte è composta da 242,409 residenti entro 5 Km dalle discariche, dei quali 5,187 (2%) abitavano entro 1 Km dal perimetro di una discarica e 21,475 entro 1-2 Km. Il 47.1% dei residenti entro 1 km era di basso livello socio-economico mentre tale percentuale era più bassa (24%) nel gruppo di riferimento (3-5 Km).
I confronti di mortalità interni alla coorte per valutare l’effetto distanza e concentrazione di H2S non hanno mostrato variazioni di rilievo se si fa eccezione di soli indizi emersi per il tumore del colon retto e dell’apparato urinario negli uomini e il tumore della vescica nelle donne. Effetti più marcati sono stati riscontrati per i ricoveri con, per gli uomini, livelli di ospedalizzazione più elevati per malattie del sistema circolatorio, malattie del sistema respiratorio e tumore della vescica. Per le donne si sono osservati livelli ospedalizzazione più elevati per tumore del pancreas, malattie del sistema circolatorio, malattie polmonari cronico ostruttive e malattie dell’apparato urinario.
Lo studio di coloro che risiedono nei 5 Km dagli impianti di discarica del Lazio ha evidenziato un quadro di mortalità e morbosità relativamente sovrapponibile a quello regionale. Dalla analisi interna alla coorte, tuttavia, sono emerse diverse associazioni con la distanza o la concentrazione stimata di H2S non sempre univoche e consistenti. Tra queste, l’aumento della morbosità per malattie respiratorie è coerente con le indicazioni della letteratura scientifica e può avere un nesso di causalità con le esposizioni ambientali.