SENTIERI, presentato il progetto
Sono stati presentati lo scorso 18 settembre i risultati del Progetto Sentieri (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento). Finanziato dal Ministero della Salute e coordinato dall’Isituto Superiore di Sanità, lo studio fa il punto sulla situazione sanitaria delle zone di interesse nazionale per le bonifiche a maggiore tasso di inquinamento, analizzando il profilo di mortalità delle popolazioni residenti. Confrontandolo con quello di chi vive a distanza anche di pochi chilometri, lo studio Sentieri indica che in quei 44 siti altamente inquinati, le condizioni ambientali fanno ammalare e morire la popolazione più della media.
I parametri utilizzati sono degli indicatori multipli, come la mortalità, l'incidenza tumorale, i ricoveri ospedalieri, le malformazioni congenite, oltre alla conduzione di studi di coorte e di sorveglianza epidemiologica. Su 6 milioni di abitanti residenti in 298 comuni, le analisi si sono concentrate su 63 cause di morte, sia tumorali che di altra natura (malattie respiratorie, circolatorie, neurologiche e renali) potenzialmente riferibili alla residenza in prossimità di impianti industriali. In altri casi - come ad esempio l'aumento del 10% di tumore polmonare tra uomini e donne in siti contaminati da poli siderurgici e petrolchimici - la correlazione con l’inquinamento ambientale è sospettato, ma non accertato. Si tratta di un bilancio sanitario preoccupante, considerando che lo studio riferisce solo della mortalità, e non misura adeguatamente le malattie non letali. Le indicazione fornite dallo studio per quanto ancora rimane da fare sono preziose: SENTIERI, infatti, ha gettato le basi per la realizzazione di un programma di osservazione permanente in stretta collaborazione tra istituzioni che operano nei settori ambientali e di sanità pubblica.
I risultati sono stati pubblicati in due Supplementi della rivista Epidemiologia e Prevenzione , liberamente accessibili e consultabili.